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HESITANTEXPLORERS: due chiacchiere con Alessio e Cécile

Tra i primi travel blogger intervistati non potevano che esserci loro, gli Hesitantexplorers!

C’è stata subito sintonia quando ci siamo conosciuti in Instagram. Poi, trasferiti a Milano, mi hanno invitato sulla loro terrazza. Ed è stato vero e proprio amore (sia per loro che per la terrazza)!

Ecco un esempio di come i social possono avere risvolti positivi. Senta Instagram non ci saremmo mai conosciuti!


INTERVISTA

Ciao Cécile e Alessio! Mi raccontate un po’ di voi e del vostro blog Hesitantexplorers.com?

Ciao! Siamo Alessio e Cécile, ci siamo conosciuti nel 2015 e da allora non abbiamo smesso di viaggiare.

Inizialmente eravamo entrambi ricercatori, ora Alessio lavora in una cooperativa che si occupa di tutelare i freelance mentre io sto terminando il dottorato a Manchester.

Abbiamo deciso di aprire il blog il 31 luglio 2018 perché ci piaceva l’idea di raccontare le nostre esperienze di viaggio. Inoltre in tanti, tra amici e conoscenti, ci chiedevano consigli per le proprie vacanze.

Abbiamo scelto di chiamarci Hesitant Explorers (viaggiatori titubanti) perché, quando ho conosciuto Alessio, non amava particolarmente viaggiare. Era sempre titubante sul partire e sulla meta da scegliere. Piano piano, però, l’approccio è cambiato e oggi, forse, è quello più deciso tra i due.
Non parlategli di aerei però, non ha ancora sconfitto la sua paura di volare!

Ad ogni modo, con il blog vogliamo ispirare le persone a partire sconfiggendo i propri timori ed esitazioni. A nostro avviso, infatti, sono ancora in tanti ad aver paura di viaggiare o che si fanno tremila paranoie prima di organizzare la prossima vacanza. Vogliamo dimostrare che si può affrontare il viaggio con più leggerezza (che non significa superficialità).

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Sul vostro profilo Instagram ho visto che siete stati recentemente in Georgia. Cosa vi è piaciuto di più?

La Georgia è un paese che ci ha stupito ed è difficile stilare una classifica perché, in realtà, ci è piaciuta tutta! Sicuramente Tbilisi è una città che va vissuta ed esplorata con calma. La città vecchia è un insieme di casette colorate e placidi cortili.

Ma anche le montagne del Caucaso sono stupende, un posto che sognavamo di vedere da molto tempo. Il trekking a Kazbegi è stata forse l’esperienza più sincera e ci ha tolti letteralmente il fiato. Ti riempie gli occhi di meraviglia e ti scalda il cuore (almeno quello visto che la temperatura lassù segnava -15°).

Vi va di consigliare ci un’esperienza o qualcosa da visitare assolutamente?

Se si parla della Georgia, assolutamente Tbilisi. Perdersi tra i suoi vicoli, assaggiare i tanti piatti che offre la cucina locale, scambiare due parole con la gente del posto. Poi ci sono le terme che sono molto belle (ed anche molto economiche). Insomma, la Georgia è un posto scandito dai momenti.

Non è sicuramente un viaggio dove esistono solo i must-see segnalati sulla guida. Per quel che ci riguarda, l’esperienza da provare assolutamente è tornare a casa a pancia piena! E poi vabbè c’è Kazbegi che è proprio da sindrome di Stendhal.

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Come avete trovato la cucina locale? C’è un piatto o un dolce che vi è particolarmente piaciuto?

La cucina ed i vini locali (lo sapevate che il vino è stato prodotto per la prima volta in Georgia?!) sono eccezionali veramente. Dire “si mangia benissimo” è davvero un eufemismo!

Non potremo mai dimenticare quei sapori e ci mancano già (abbiamo lasciato la Georgia neanche due mesi fa). Tra i piatti più buoni ricordiamo i khachapuri (una specie di pizza georgiana), i khinkali (ravioloni di carne e brodo) ed i badrijani nigvzit (involtini di melanzana ripieni di crema di noci ed aglio).

 

L’intervista con Alessio e Cécile di Hesitantexplorers non finisce qui. Leggi anche la chiacchierata con www.sentichiviaggia.it!

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