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GUIDA TURISTICA IN PDF DI COMO: cosa vedere in città

Cosa vedere a Como? In questo articolo troverete una comoda guida turistica in pdf di Como con le principali attrazioni della città. Potete scaricarla gratuitamente!

Como è una piacevole cittadina affacciata sull’omonimo lago.  E’ una città splendida sia in una soleggiata giornata primaverile che durante tutto il resto dell’anno.

Cosa vedere a Lecco? Non fermatevi alla passeggiata lungo il lago, peraltro molto bella. Entrate anche nel centro storico di Como e scoprirete il suo interessante patrimonio artistico, religioso e culturale.
La città offre molto di più di quanto ci si aspetti. Ecco perché ho raccolto le principali informazioni in una guida turistica di Como in pdf.

»» Per una bella giornata sul lago vi consiglio un tour di Como con navigazione fino a Bellagio. E’ un itinerario completo che ti farà innamorarsi di queste zone!

duomo di como_cosa vedere

(photo credits Pixabay)

LA MIA GUIDA TURISTICA IN PDF DI COMO

Prima di visitare Como, mi sono preparato una guida fai-da-te con le principali informazioni turistiche. Ho inserito tutte le principali cose da vedere a Como ed una comoda mappa per orientarsi.

Puoi scaricare gratuitamente la mia guida turistica di Como in pdf.

»» Scopri cosa fare e cosa vedere sul Lago di Como in questo articolo! (clicca sul link)


VISITA DI COMO: cosa vedere e cosa fare

Ho pensato di elencare di seguito tutte le cose da vedere a Como in un giorno. Sono le stesse tappe che troverai anche nella guida in pdf.

PORTA TORRE

Porta Torre è l’antica porta di accesso alla città situata al centro del lato meridionale delle mura. Quello che resta dei bastioni risalenti al medioevo: essi furono costruiti dal Barbarossa dopo la distruzione di Como a opera dei milanesi alla fine della guerra dei Dieci anni.

Parte delle antiche mura romane e la Porta Pretoria si trovano ancora nei sotterranei dell’attigua scuola media, ma non sono visitabili.

Il Barbarossa fece ricostruire la città esattamente secondo il precedente modello romano, circondandola su tre lati da muraglioni con possenti torri agli angoli e porte d’accesso al centro.

Dalla Porta Torre (l’unica rimasta) si possono vedere i due torrioni: a ovest la Torre Gattoni, a est la Torre Vitali da cui parte una stradina che conduce al museo Giovio. Il viale esterno alle mura, un tempo fossato difensivo, è oggi utilizzato (tre volte la settimana) per allestire un mercato all’aperto.

torre_cosa vedere e cosa fare a como

(photo credits Pixabay)

CASTEL BARADELLO

Se la giornata è bella e se avete voglia di camminare, prima di raggiungere la chiesa potete prendere la strada sulla destra che conduce al Castel Baradello.
Del castello medioevale, costruito all’epoca dell’imperatore Barbarossa, resta solo il torrione principale, ma dal sito si gode una bella vista.

CHIESA DI S. CARPOFORO

La chiesa di S. Carpoforo è una delle più antiche costruzioni romaniche di Como: fu forse anche la prima cattedrale fondata dal vescovo Felice.

L’edificio è un ottimo esempio di quel romanico comasco che i Magistri Cumacini diffusero in tutta Europa:

  • è una costruzione in pietra moltrasina di stile molto severo, data la mancanza di elementi decorativi
  • l’interno è a tre navate con abside semicircolare e ampio coro sopraelevato. L’esterno invece è caratterizzato dall’elegante campanile con bifore e archetti ciechi.

BASILICA DI SANT’ABBONDIO

Scendendo nuovamente verso la città lungo l’antica Via Regina, potremo visitare un’importante chiesa romanica caratterizzata da due campanili: la basilica di S. Abbondio, edificata sulle rovine di quella paleocristiana dei SS. Pietro e Paolo.

I restauri del XX secolo hanno riportato l’edificio romanico all’antico splendore. Il suo interesse è accresciuto dallo splendido ciclo degli affreschi trecenteschi che decorano le pareti e il catino dell’abside centrale. L’edificio, a cinque navate, è affiancato da un monastero con un bel chiostro attualmente in fase di restauro.

strada del centro storico di como_cosa vedere

(photo credits Pixabay)

CHIESA DI SAN FEDELE A COMO

Tornati a Porta Torre, si procede verso il cuore della città per visitare l’altro importante edificio romanico cittadino: la chiesa di S. Fedele che si affaccia sull’omonima piazzetta. La parte di maggior suggestione è costituita dall’abside con elegante loggiato.

L’interno, più volte rimaneggiato, è arricchito da affreschi trecenteschi rappresentanti il martirio di S. Fedele e da dipinti barocchi.


PIAZZA SAN FEDELE

Cosa vedere a Como? La piazza antistante la chiesa di S. Fedele è il vero cuore della città sin dai tempi più antichi. Alcuni studiosi suppongono, infatti, che in questa area si trovasse il Forum romano. Con l’annesso battistero (ora inglobato in un’abitazione), costituiva il punto di riferimento di tutta la popolazione religiosa.

Durante il Medioevo vi si svolgeva il mercato delle granaglie; la cittadinanza vi affluiva giornalmente per le spese e per scambiarsi notizie. Questa piazza, che separava la città in due, fu anche, per lungo tempo, luogo di transito per i mercanti che dovevano recarsi al porto.

piazza san fedele a como

(photo credits Wikimedia Commons)

DUOMO DI COMO

Svoltando a destra in Via Muralto, si giunge nella piazza su cui si affacciano due prestigiosi monumenti, il Duomo e il Broletto.

L’edificazione della cattedrale iniziò nel 1397, con l’intento di ingrandire la chiesa di S. Maria Maggiore che sorgeva in quell’area, divenuta ormai centrale e strategica per la vicinanza del porto. Fu terminata solo nel 1770, e gli artisti che si susseguirono nella realizzazione adottarono stili diversi secondo la moda del tempo.

Abbiamo così una facciata dalle forme romaniche, ma con belle decorazioni gotiche e un rosone che pare un merletto di pietra, muri perimetrali e absidi rinascimentali, cupola e decorazioni barocche. L’interno è imponente, con gli enormi pilastri che suddividono le tre navate.

La splendida decorazione scultorea e pittorica, le conferisce un alto valore artistico. Straordinari sono gli arazzi, il cinquecentesco altare di S. Abbondio, quello barocco dell’Assunta, gli organi seicenteschi e l’antico altare di marmo bianco che proviene da S. Maria Maggiore. In cattedrale ci sono statue dei Rodari e dipinti di Gaudenzio Ferrari, Bernardino Luini e Morazzone.

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(photo credits Pixabay)

BROLETTO DI COMO

Il Broletto, l’antico Palazzo della Ragione, è un elegante edificio del 1215. Non è mai stato grande, ma fu ulteriormente rimpicciolito per l’ampliamento della cattedrale: perciò la sua facciata è asimmetrica. Un tempo servì come teatro, oggi è adibito a mostre ed esposizioni.

TEATRO SOCIALE

Su Piazza Verdi, dove si affacciano le absidi del Duomo, s’innalza il neoclassico Teatro Sociale realizzato dall’architetto Cusi agli inizi dell’ottocento. L’edificio, dall’imponente pronao abbellito da sei colonne corinzie, è costituito da un enorme complesso che un tempo includeva anche un’arena.

COMO RAZIONALISTA: itinerario in città

Da Piazza Verdi, e in modo particolare dal Palazzo del Popolo che chiude lo spazio a est, inizia l’itinerario razionalista. Fra le due guerre, a Como lavorava un gruppo di architetti che, partendo dalle idee internazionali di rinnovamento artistico, incominciò a progettare case di tipo moderno. Erano case complete di impianti di acqua, gas, elettricità, riscaldamento: case più sane, più razionali e persino più economiche.

Tutto questo era possibile grazie all’uso di nuovi materiali (cemento armato, plastica, vetro-cemento, ecc.) che l’industria del territorio lombardo rendeva facilmente disponibili.

Como razionalista_cosa vedere

(photo credits Wikimedia Commons)

CASA DEL FASCIO O DEL POPOLO

Il capolavoro razionalista italiano è appunto la Casa del Fascio o del Popolo realizzata da Terragni fra il 1932 e il 1936, un semicubo armonico e proporzionale che si presenta nelle sue quattro diverse facciate con un sapiente sistema di pieni e di vuoti.

Le 18 porte della facciata principale e il massiccio impiego di vetro-cemento e di superfici vetrate annullano i limiti fra interno ed esterno e lasciano entrare quella luce che esalta la trasparenza della struttura. E che permette di riflettere e raddoppiare le immagini valorizzandone le volumetrie e gli spazi.


NOVOCOMUN E ALTRI EDIFICI RAZIONALISTI DI COMO

Fra i più importanti edifici razionalisti di Como, costruiti attorno allo stadio cittadino, ricordiamo:

  • il Novocomum o Transatlantico, complesso di appartamenti realizzato dal Terragni nel 1929
  • la piscina Sinigaglia
  • Casa Frigerio
  • la canottieri Lario
  • Monumento ai Caduti, una semplice torre posta fra lago e città per onorare i soldati morti durante la prima guerra mondiale

PIAZZA CAMERLATA

Per completare l’itinerario razionalista bisogna ora usare dei mezzi pubblici o privati e portarsi verso la parte sud della città, in Via Alciato, dove si trova l’Asilo Infantile Sant’Elia, una delle ultime opere di Terragni. In piazza Camerlata dove si erge la Fontana, opera di perfetto e fragile equilibrio fra grandi cerchi posti su delle sfere.

como guida turistica pdf gratis

(photo credits Pixabay)

PASSEGGIATA A VILLA OLMO

Cosa fare a Como? Tra le attrazioni più belle della città c’è la passeggiata sul lungolago. Vi propongo un gradevole itinerario lungo il lago che termina a Villa Olmo. Superata la canottieri Lario e il punto di partenza degli idrovolanti inizia la passeggiata romantica, che passa davanti a belle ville di stile neoclassico, orgoglio del quartiere di Borgovico.

Fino all’ottocento questa zona era considerata fuori città e usata come pascolo. Con l’epoca romantica Como scoprì il grande fascino del lago e alcune famiglie ricche decisero di costruire le loro residenze di vacanza lungo le sue sponde. Qualcuno preferì non allontanarsi troppo dalla città, ed ecco che in questa zona sorsero sei ville con relativi parchi e giardini.

Le ville lungo la passeggiata

Il primo edificio è Villa Musa, che è però più recente delle altre, sorta all’inizio del novecento quando era di moda l’art-déco. Accanto vi è la deliziosa Villa Carminati, l’esempio più elegante di neoclassicismo in Borgovico. Fu costruita da F. Soave con un piano unico decorato da semicolonne ioniche e statue.

Segue Villa Saporiti, detta anche La Rotonda del Pollack, oggi appartenente all’Amministrazione Provinciale. L’interno conserva ancora i tipici ambienti ottocenteschi lombardi con arredo d’epoca, un bel salone ellittico che sporge all’esterno e lo scalone d’onore del Gagnola.

La successiva è Villa Gallia, un edificio seicentesco sorto dove Paolo Giovio aveva realizzato il primo museo comasco. La villa fu decorata nuovamente nell’ottocento. Oggi è proprietà dell’Amministrazione Provinciale che, nelle belle sale del piano terreno ricche di stucchi e affreschi, organizza manifestazioni culturali.

Oltre il ponticello troviamo l’austera Villa Parravicino le cui colonne ioniche e il giardino di limitate proporzioni, contribuiscono nell’insieme a conferirle uno stile “palazzo di città”.

Seguono Villa Canepa, caratterizzata da un corpo soprelevato sorretto da cariatidi, e Villa Mondolfo, una leggiadra costruzione stile impero con due ali collegate da un terrazzo centrale.

Villa Olmo

Alla fine della passeggiata incontriamo la più nota, Villa Olmo, celebre per gli alberi centenari che ornano il grande parco circostante. Costruita alla fine del settecento da Simone Cantoni per il conte Innocenzo Odescalchi, passata poi al marchese Raimondi e quindi alla famiglia Visconti di Modrone, è oggi proprietà dell’Amministrazione Comunale, spesso sede di congressi e mostre.

Nelle belle sale, riccamente decorate, ha ospitato personaggi illustri come Napoleone e Garibaldi. All’interno, oltre alla splendida sala da ballo, si trovano una cappella gentilizia e un piccolo teatro di 92 posti fatto costruire, nel 1883, dai Visconti di Modrone.

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(photo credits Pixabay)

ITINERARIO VOLTIANO

Ritorniamo ancora una volta ai giardini pubblici dove inizia un altro interessante itinerario comasco dedicato al grande cittadino Alessandro Volta che, con le sue ricerche sull’elettricità, cambiò il corso del mondo. Iniziamo con la visita del Tempio Voltiano, una costruzione in stile neoclassico, realizzata nel 1927 in occasione del centenario della morte di Volta.

È in realtà un museo che raccoglie una serie di strumenti costruiti e utilizzati dal grande scienziato, per eseguire i suoi esperimenti su gas ed elettricità che portarono, nel 1799, alla realizzazione della pila.

Tornando verso il centro cittadino troviamo Piazza Volta, uno dei luoghi caratteristici della città, dominata dalla statua dello scienziato di Pompeo Marchesi.
Proseguendo, verso la fine della via omonima, c’è la casa natale di Volta, un bell’edificio addossato alle mura, che ora ospita vari studi professionali. Sulla via parallela, Via Diaz, esiste ancora la chiesa di S. Donnino con la fonte battesimale e il certificato di battesimo del piccolo Alessandro.

In Via Carducci, la parallela a sinistra, vi è invece il liceo classico cittadino dove Volta insegnò, mentre all’angolo sud-ovest delle mura troviamo Torre Gattoni che fu per l’abate Gattoni e per il suo giovane amico, il luogo ideale per compiere i primi esperimenti sull’elettricità.

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(photo credits Wikimedia Commons)

COSA VEDERE NEI DINTORNI DI COMO

La zona di Como e del suo lago è davvero splendida. Ecco alcune proposte su cosa vedere nei dintorni:

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