LADOPPIAG: due chiacchiere con Giulia e Giorgia

Il blog che andremo a conoscere meglio oggi è Ladoppiag.
Perché si chiama così? Semplice: le due travel blogger che lo gestiscono sono Giulia e Giorgia. Due G!

Con il loro profilo Instagram mi hanno fatto scoprrire due luoghi che non conosco affatto: l’Uzbekistan e il Tibet. Durante questa bellissima intervista, ci porteranno con loro sul tetto del mondo!


INTERVISTA A LADOPPIAG

 

Ciao Giulia e Giorgia! Mi raccontate un po’ di voi e del vostro blog Ladoppiag?

Ciao!! Siamo Giulia e Giorgia, due amiche più che trentenni che abitano e lavorano a Bologna. Ci siamo conosciute più di dieci anni fa, siamo diventate subito molto unite e presto abbiamo scoperto la passione comune per i viaggi.

A differenza di quel che si potrebbe pensare, di viaggi insieme ne abbiamo fatti pochi! Questo perché amiamo parti contrapposte del mondo e ci piace viaggiare in modo diverso.

Giorgia ama tutta la parte orientale, che già ha visitato parecchio, le culture antiche, i monumenti e la vita di strada che si respira in tutta l’Asia. Ha iniziato da qualche tempo a girare da backpacker trovando il suo vero “io” da viaggiatrice.

Giulia è innamorata degli on the road: Stati Uniti in primis (perchéè lì nasce la vera cultura dei divoratori di km) ma anche molta Europa che ha visitato in lungo e in largo. Unico comune denominatore: un’auto, una cartina alla mano e la libertà di potersi fermare dove, quando e quanto si vuole. Le bellezze della natura sono quelle che influenzano la scelta delle sue mete.

Quindi perché creare un blog insieme? Perché ci piaceva l’idea di condividere proprio questa diversità che, invece di allontanarci, ci regala spunti sempre nuovi di condivisione e di confronto. Il nostro motto è “simili ma non uguali, altrimenti sai che noia!!”

 

Nepal Bhaktapur ladoppiag

Bhaktapur (Nepal)

 

Sul vostro profilo Instagram ho visto che siete state in Tibet. Cosa vi è piaciuto di più?

Risponde Giorgia:

Al primo posto metterei indubbiamente la natura incontaminata e gli incredibili paesaggi dell’altopiano Tibetano: godersi l’alba sul monte Everest vale da sola il viaggio!

Al secondo posto metterei la spiritualità: quella che si respira nei monasteri arrampicati sulle rocce e nei circuiti di preghiera invasi da pellegrini. C’è chi si prostra al suolo in segno di devozione mentre altri camminano sussurrando mantra e facendo girare le ruote di preghiera. Però è strano sai, perché prima di partire per questo viaggio credevo che, una volta tornata, a questa domanda avrei dato questa come prima e unica risposta: la spiritualità.

Purtroppo gli avvenimenti degli ultimi 70 anni hanno profondamente cambiato il volto del Tibet e, temo, messo in secondo piano il lato più mistico e introspettivo di questa terra e questo popolo.

Tibet Monastero Drak Yerpa

Monastero Drak Yerpa (Tibet)

 

Vi va di consigliarci un’esperienza o qualcosa da visitare assolutamente?

Risponde Giorgia:

Il mio viaggio in Tibet è stato un on the road: ho percorso la Friendship Highway che mi ha portato da Lhasa a Kathmandu, percorrendo oltre 800 km di strada e attraversando luoghi pazzeschi!

In un viaggio in Tibet penso che una notte al Campo Base dell’Everest non possa mancare: è un’esperienza davvero faticosa a livello fisico, gli oltre 5.000 metri d’altitudine si fanno sentire, ma l’aria che si respira lassù è indescrivibile e quando la luce dell’alba illumina la vetta dell’Everest non puoi che rimanere incantato e provare un immenso senso di gratitudine per ciò che stai ammirando.

Il Tibet è poi disseminato di Monasteri, alcuni mi hanno catapultato davvero in un’altra dimensione: ad iniziare dal Sera, a Lasha, dove si può assistere ai dibattiti tra monaci o, ancora, il Drak Yerpa con le sue grotte abitate un tempo da eremiti e asceti. Altro bellissimo monastero è il Sakya, vicino a Shigatse….

Potrei andare avanti per pagine, ma mi fermo qui!!

Come avete trovato la cucina locale? C’è un piatto o un dolce che vi è particolarmente piaciuto?

Inizio dicendo che il cibo non è uno dei ricordi più belli che mi porto dal Tibet!

La cucina tibetana è incentrata sullo Yak: si mangia carne di Yak e si beve tè al burro di Yak (terribile!!!). Gli Tsampa, una pasta grigiastra fatta di farina d’orzo, con burro di Yak è davvero pessima… ma va provata!!

Piatti decisamente migliori, che abbiamo mangiato per l’intero viaggio, sono i Momo, ravioli ripieni, e i Thugpa, una specie di zuppa con noodles. E poi riso a volontà e carne… di Yak ovviamente!

 

Leggi anche la parte di intervista a Ladoppiag fatta da www.sentichiviaggia.it

Tibet alba sul monte Everest

Alba sul monte Everest (Tibet)

 

Vuoi conoscere altri travel blogger? Ecco tutte le interviste ai TUS’friends.

 

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