Cosa vedere a Siviglia e itinerario di viaggio

COSA VEDERE A SIVIGLIA IN 2 O 3 GIORNI: diario di viaggio

Cosa vedere a Siviglia in 2 o 3 giorni? In questo diario di viaggio ti racconto tutte le principali attrazioni di questa splendida città dell’Andalusia e come organizzare la tua visita.

Il caldo e sonnolento sud della Spagna, una terra ricca di storia ed antiche tradizioni, conserva una perla rara per il suo fascino ed il suo splendore: Siviglia.

Questa città, capitale dell’Andalusia, seduce subito il visitatore con le sue belle giornate soleggiate, le caratteristiche vie del centro storico e i sorprendenti e maestosi monumenti. Ma anche con il profumo dei fiori d’arancio, la cortesia dei suoi abitanti e le squisite prelibatezze che escono dalle cucine dei suoi ristoranti.

Siviglia è caliente, seducente e vi farà innamorare perdutamente di lei.
E’ capitato anche a me. In soli due giorni mi ha preso il cuore e sono entrato nella folta schiera dei suoi ammiratori.

Il fascino di Siviglia è dovuto anche alle diverse civiltà che l’hanno plasmata e resa unica al mondo. Qui si respira non solo l’aria della cara vecchia Europa, ma si sentono anche i profumi dell’Africa e si toccano con mano le novità portate dalle Americhe.

Le cose da vedere a Siviglia sono una strabiliante mescolanza di architettura romana, islamica, gotica, rinascimentale e barocca. Mi è capitato raramente di rimanere così impressionato da una città. Sapevo che era bella ma non credevo fino a tal punto. Venite a scoprire Siviglia in questo mio diario di viaggio che diventa anche un semplice itinerario per visitare la città!

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La ricchezza delle decorazioni del Real Alcazar

La ricchezza delle decorazioni del Real Alcazar


COSA VEDERE A SIVIGLIA: diario di viaggio

Dopo una lunga ma necessaria premessa, vi voglio raccontare cosa vedere a Siviglia in 2 o 3 giorni.
Approfitterò del diario di viaggio per creare un filo conduttore tra le principali attrazioni di questa bella città dell’Andalusia.

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PRIMO GIORNO: cosa vedere a Siviglia

La sveglia suona molto presto perché il nostro volo Ryanair partirà alle 6.50 dall’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Per le 9.30 circa siamo già a Siviglia che ci accoglie con un bel cielo azzurro e temperature superiori ai 20 gradi… una meraviglia!

Fuori dall’aeroporto prendiamo il bus navetta Tussam (Linea EA), situato subito a sinistra dell’uscita, che conduce fino al centro della città (costo 4€). I pullman sono molto gettonati per cui potrà capitarvi di dover attendere un attimo prima di salire (partono circa ogni 20 minuti).

Scendiamo in Avenida de Carlos V e ci dirigiamo a piedi verso l’hotel Melia Sevilla, una bella struttura di 4 stelle situata alle spalle di Plaza d’Espanya.


Antigua Fábrica de Tabacos e Palacio de San Telmo

Bene, adesso inizia il tour vero e proprio della città! Raggiungiamo il centro in circa 20 minuti ma lungo il percorso abbiamo modo di visitare esternamente:

  • l’Antigua Fábrica de Tabacos, oggi sede dell’Università, dove a partire dal XVIII secolo veniva prodotti sigari per tutta Europa
  • il Palacio de San Telmo, con un’elaborato portale barocco
  • l’Hotel Alfonso XIII, edificato in occasione dell’Esposizione iberico-americana del 1929 richiamando gli elementi caratteristici dell’architettura spagnola

Il profumo delle zagare (i fiori dell’arancio) che pervade l’aria è dolciastro ed inebriante. Lo si può sentire per tutta la città in quanto molti viali sono fiancheggiati proprio da aranci. E’ incredibile! Sembra quasi che qualcuno abbia spruzzato uno di quei deodoranti per ambiente!

Siamo partiti da così poco tempo e, forse per via delle zagare, mister G richiede già la sua dose di zuccheri. Ci sediamo da Starbucks per una seconda colazione e abbiamo così modo di osservare il vivace via vai di persone che passano accanto al nostro tavolino all’aperto.

Palacio de San Telmo: cosa vedere a Siviglia

Archivio General de Indias: tra nuovo ed antico mondo

Acquisita la giusta carica di calorie, visitiamo dopo l’Archivio General de Indias. L’ingresso è gratuito e, salito lo scalone d’onore, si accede all’incredibile archivio in cui sono conservati antichi documenti sulle scoperte geografiche.

Le grandi e massicce librerie in legno scuro corrono tutto attorno al quadrilatero di corridoi dove si tengono periodiche esposizioni di mappe, documenti e oggetti vari. Vuoi per l’imponenza del luogo e vuoi per l’atmosfera raccolta, mi viene una certa soggezione al pensare all’inestimabile valore delle carte qui conservate e allo scalpore e alla sorpresa che fecero nei secoli passati tutte queste sensazionali scoperte geografiche. La visita, che vi richiederà circa una mezzora, è assolutamente da non perdere.

Archivio General de Indias di Siviglia

Archivio General de Indias di Siviglia

Il complesso della Cattedrale di Siviglia: cosa vedere

Cosa vedere a Siviglia? Svoltando l’angolo, tutto il campo visivo è catturato dalla meraviglia indiscussa della città, ovvero la Cattedrale di Siviglia (nel link trovi un mio articolo di dettaglio).

Lasciatemelo dire, è uno dei più imponenti, sorprendenti ed affascinanti edifici religiosi che abbia mai visto. Le sue solenni linee gotiche, quasi intoccate nel corso di sei secoli di storia, mi hanno fatto letteralmente venire la pelle d’oca. A quanto pare non l’hanno fatta venire solamente a me perché, nel lontano 1987, venne riconosciuta insieme con la Giralda come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.

E’ davvero bellissima e visitarla è un’emozione immensa. Già, “immensa” è la parola giusta perché, per molti secoli, è stata la terza cattedrale al mondo per dimensioni dopo San Pietro a Roma e Saint Paul a Londra (superata oggi dalla Basilica di Nostra Signora della Pace a Yamoussoukro in Costa d’Avorio).

I lavori per la costruzione della Cattedrale di Siviglia iniziarono nel 1401 sulle fondamenta dell’antica moschea musulmana del XII secolo. La leggenda vuole che la giunta della città decretò: “costruiamo una chiesa per la quale ci considerino pazzi”. E forse un po’ lo erano davvero, ma non credo avessero idea di quanta meraviglia avrebbe suscitato per secoli la Cattedrale agli occhi dei fedeli e dei visitatori.

L’esterno dell’edificio è davvero molto ampio e le pareti sono così movimentate e decorate da sembrare quasi ricamate. Un intricato ed elegante susseguirsi di elementi gotici che trasmettono solennità e potenza.

Varcata la Porta del Principe e un piccolo museo, si accede ad uno spazio immenso ed austero. Le cinque navate in stile gotico, con absidi e deambulatorio, sono illuminate da piccole vetrate colorate.

Tutte le pareti della Cattedrale di Siviglia sono abbellite da altari, elaborate grate in ferro battuto, gruppi scultorei, tele, affreschi e stucchi ma sono certo che la vostra attenzione sarà rapita dal coro della navata centrale, fiancheggiato da grandi organi e riccamente decorato, in cui si trovano 117 stalli in legno di quercia e abete bianco intagliati in stile gotico e mudéjar.

Da qui si può ammirare la Cappella Maggiore (in fase di restauro nell’aprile 2014) dove è ubicato l’altare principale, uno splendente retablo fiammingo alto 20 metri. Alle sue spalle, la Capilla Real, in cui sono conservate le tombe della famiglia reale, culmina in una cupola a cassettoni.

La visita prosegue con la Sacristia Mayor, in stile plateresco e con pregiate opere pittoriche, la Sala Capitular e il Tesoro della Cattedrale, colmo di ostensori, calici e preziosissimi ornamenti religiosi in oro, argento, perle e gemme preziose. Per quanto vi siano numerosi dubbi sulla presenza del corpo del grande navigatore, in uno dei transetti laterali della chiesa si trova il monumento funebre di Cristoforo Colombo, realizzato all’inizio del XX secolo.

Cattedrale di Siviglia: itinerario di 2 giorni

Cattedrale di Siviglia: itinerario di 2 giorni


Patio de los Naranjos e Giralda

Se la visita della Cattedrale ha succhiato tutte le vostre energie, uscite alla ricerca di un po’ di aria fresca e di ristoro all’ombra delle piante di aranci del Patio de los Naranjos. Quello che un tempo era il cortile delle abluzioni della moschea (realizzato nel 1172), oggi è un luogo di pace in cui l’acqua zampilla da tranquille e basse fontane in marmo. Il profumo inebriante delle zagare in fiore aleggia per tutto il giardino e le grosse arance pendono dagli alberi. La bellezza della Cattedrale e della Giralda proteggono e sorvegliano questo angolo di mondo, mistico e perfetto.

Adesso che avete recuperato un po’ di forze, rientrate nella chiesa e spendetele per salire sulla Giralda, la celebre e superba torre campanaria della Cattedrale, alta 97 metri, che un tempo fu il minareto dell’antica moschea almohade. Le pareti in mattoni sono decorate con disegni geometrici in stile islamico mentre la parte finale è frutto di un elegante restyling del 1568.

Si raggiunge la sommità attraverso larghe rampe che, un tempo, permettevano al muezzin di salire e chiamare i fedeli alla preghiera direttamente in groppa al suo cavallo. Inutile dire che, da quassù, la vista sui tetti della città, sulla cattedrale e sul patio degli aranci è davvero superba. I tempi di visita dell’intero complesso possono essere anche piuttosto lunghi data la moltitudine di cose interessanti da visitare.

Essendo una delle principali attrazioni della città, dedicate alla Cattedrale ed alla Giralda il giusto tempo (considerate almeno 1.30 ore).

Panorama di Siviglia dalla Giralda

Panorama di Siviglia dalla Giralda

Quartiere Ebraico: itinerario a Siviglia

Decidiamo poi di gironzolare per il quartiere ebraico situato alle spalle della Cattedrale. E’ una zona bellissima e una delle cose da vedere a Siviglia in 2 o 3 giorni di visita.
Strette viuzze pedonali si susseguono a piccole piazzette caratteristiche (su tutte spicca la graziosissima Plaza de Santa Cruz), scorci inaspettati su cortili di abitazioni private, ristorantini con tavoli all’aperto e mura antiche. L’atmosfera è esattamente quella che uno si aspetta di trovare durante un viaggio in Andalusia.

Nel nostro peregrinare e curiosare, scopriamo un bellissimo patio all’interno di un portone dove è possibile pranzare. L’atmosfera del ristorante La Cueva è strepitosa e ci gustiamo una splendida paella. I ritmi dei camerieri sono molto lenti ma decidiamo di adeguarci alle tempistiche di queste zone.

Uno scorcio del quartiere ebraico di Siviglia

Uno scorcio del quartiere ebraico di Siviglia

La visita del Real Alcazar: cosa vedere a Siviglia

La prossima tappa del nostro tour ci porterà alla scoperta delle meraviglie nascoste oltre le spesse mura che separano il Real Alcazar (nel link trovi un mio articolo di dettaglio) dal resto della città. Il palazzo reale è un’affascinante ed inusuale sovrapposizione di stili architettonici che hanno trasformato l’antico forte, eretto nel 720 d.C. sotto la dominazione araba, in un trionfo dello stile mudéjar (uno stile tipico andaluso in cui l’arte islamica incontra il gusto occidentale).

A tratti sembra di visitare una medersa (scuola coranica) o un palazzo marocchino tanto gli stili si assomigliano.
Ampliato nel corso dei secoli e, soprattutto, nel periodo della Reconquista spagnola del XIII secolo, è stato dimora dei sovrani di Spagna per più di mille anni (tutt’oggi vi si trovano alcuni appartamenti regolarmente utilizzati dalla famiglia reale in visita alla città).

Lungo la coda per accedere alla biglietteria, una guida locale passava avanti e indietro offrendo ai turisti italiani una visita guidata.
Chiediamo informazioni e, ad un prezzo di soli 5€ da aggiungere al ticket di ingresso (9.5€), la signora ci accompagna appassionatamente per circa un’ora alla scoperta di questa meraviglia.

Dalla Porta del Leone, ingresso principale del palazzo, si accede al patio de la Monterìa, un cortile dallo stile gotico che conserva ormai poche tracce dell’architettura originaria dell’Alcazares. All’interno, il complesso di edifici si sviluppa attorno a due principali cortili: quello di Las Doncellas, dove si svolgeva la vita ufficiale, e quello di Las Muñecas, il centro della vita privata. In entrambi la ricchezza dei decori è davvero stupefacente: marmi, stucchi elaborati, piastrelle policrome, eleganti porticati e tranquille fontane zampillanti di acqua fresca. La pace e la bellezza di questi patii toglie davvero il fiato.

Una volta terminata la visita degli spazi interni, si accede ai rigogliosi e curati giardini formati da terrazze, fontane, statue e padiglioni. Qui si mescolano lo stile moresco, rinascimentale e barocco. La pace e la frescura di questo parco sono davvero irresistibili e offrono rifugio al caos e alla calura della città.

»» C’è un bel tour per visitare contemporaneamente la Cattedrale, la Giralda ed il Real Alcazar in italiano

Uno dei patii del Real Alcazar di Siviglia

Uno dei patii del Real Alcazar di Siviglia

Passeggiando lungo le vie del centro

La stanchezza comincia a farsi sentire così ci trasciniamo lungo Plaza de San Francisco, spiamo all’intento dell’Igreia del Salvador dove si sta tenendo una funzione religiosa e imbocchiamo la caratteristica Calle Sierpes, piena zeppa di negozi e persone che passeggiano in attesa dell’orario dell’aperitivo.

Rientrati in hotel, ci riposiamo un attimino e, dopo una bella doccia rigenerante, prendiamo il taxi e scendiamo nei pressi di Plaza de San Francisco dove ceniamo all’Albarama, in un bel localino caratteristico. Prendiamo qualche tapas per assaggiare i gustosi sapori della tradizione locale che qui, cosa inusuale, vengono serviti con una certa attenzione alla presentazione (oltre che al gusto!).

La città, dopo il calar del sole, è piena di vita, di musica e di persone così non riusciamo a resistere alla tentazione di una passeggiata qua e là per ammirare le piazze ed i monumenti illuminati. L’atmosfera è serena e la temperatura piacevole… se non fosse per la stanchezza non rientreremmo più in hotel!

Plaza de San Francisco: cosa vedere a Siviglia

Plaza de San Francisco: cosa vedere a Siviglia


SECONDO GIORNO: diario di viaggio a Siviglia

Oggi gireremo la città a bordo delle due ruote. E con “due ruote” intendo la bicicletta! Prima della partenza avevamo contattato via e-mail Rent a Bike, un noleggio di biciclette con sede in Plaza de Santa Cruz, che offre il comodissimo servizio di consegna e ritiro dei mezzi direttamente in hotel.

La città di Siviglia non è poi così piccola da visitare a piedi, specialmente se non volete fermarvi solamente al bellissimo centro storico. Se calcolate che per arrivare da Plaza de España fin verso la Basilica de la Macarena, nell’omonimo quartiere, dovrete macinare a piedi circa 3 km, il noleggio di una bicicletta rappresenta un’ottima soluzione per girare in lungo e in largo la città (specialmente se vi fermerete per pochi giorni).

Unica nota negativa è la scomodità del sellino. Già perché subito dopo poche ore inizia ad essere davvero fastidioso rimanere seduti (per non parlare del giorno dopo) e la situazione va decisamente peggiorando dato che buona parte delle strade sono lastricate e sconnesse.

Parque de Maria Luisa: il polmone verde di Siviglia

Saliti a bordo delle nostre bici, andiamo subito alla ricerca dell’ingresso posteriore del Parque de Maria Luisa (orario di apertura dalle 8 alle 22, ingresso gratuito), uno splendido parco con fontane colorate, laghetti e animali in ceramica. La frescura e il profumo degli alberi è intrigante ed invitano a sostare a lungo… ma non abbiamo tempo!

All’interno del parco si trovano anche il Museo de Artes y Costumbres Populares e il Museo Arqueólogico (orario di apertura mar-sab 9-20.30 e dom 9-14.30, ingresso gratuito), entrambi allestiti in due curiosi padiglioni realizzati in occasione dell’Esposizione del 1929.

Ma l’edificio più strabiliante eretto a Siviglia per quell’evento, anch’esso situato all’interno del parco, è sicuramente Plaza de España, un’immensa piazza a semicerchio percorsa da un canale d’acqua e collegata con 4 ponti interamente ricoperti di piastrelle smaltate. Alcuni belli e colorati azulejos, che rappresentano le provincie spagnole, abbelliscono l’edificio, un tripudio di mattoni a vista, marmo e ceramica.

Plaza d'Espana nel Parque Maria Luisa

Plaza d’Espana nel Parque de Maria Luisa

Lungo le rive del Guadalquivir

Usciti dal parco, costeggiamo le rive del Guadalquivir, il fiume della città, e raggiungiamo l’antica Torre del Oro, attualmente adibita a museo, che però ci limitiamo ad osservare dall’esterno. La torre venne eretta dagli arabi nel 1200 ed un tempo era collegata all’Alcàzar da una linea di fortificazione, oggi scomparse.

La pedalata prosegue costeggiando l’Hospital de la Caridad, con la sua chiesa decorata da piastrelle smaltate. Nei dintorni troviamo numerose persone vestite di tutto punto che si recano nelle chiesette dei dintorni. Ne pediniamo qualcuna ed entriamo in una piccola chiesetta dove è allestito un carro con una madonna di legno interamente circondata da candele.

Credo sia dovuto alle celebrazioni della Feria de Abril, una delle feste più celebri e chiassose dell’Andalusia, che si terrà nelle prossime settimane.

Plaza de Toros: cosa vedere a Sivigia in 2 o 3 giorni

Come si fa a venire a Siviglia e a non fare una tappa a Plaza de Toros de la Maestranza? L’arena per corride più celebre della città, anche se siete contrari a questa tradizione locale, va assolutamente visitata. Un tour guidato di circa un’oretta vi accompagnerà nell’arena, all’interno del piccolo museo dove sono conservati abiti e oggetti personali dei celebri toreri e dove una bravissima guida vi avvicinerà con curiosi aneddoti a questo mondo così ricco di storia, passione e misticità.

Ripresa la pedalata, capitiamo quasi per caso in Plaza del Museo dove decine di artisti espongono all’aperto le loro opere in un’atmosfera molto pittoresca. Tra i vialetti e gli alberi ombrosi, si trovano tele davvero belle e particolari. Su insistenza di mister G (e ha fatto bene) visitiamo il Museo de Bellas Artes che si trova proprio qui, all’interno di un ex convento. Tra antichi cortili, saloni e una chiesa sconsacrata, il museo custodisce un incredibile tesoro tra cui opere di Murillo, Ribera, El Greco, Pacheco, Roelas, Herrera e Zurbarán.

Plaza de Toros di Siviglia

Plaza de Toros di Siviglia

Metropol Parasol: tra antico e moderno

E’ nuovamente tempo di risalire in bicicletta verso un’altra cosa da vedere nel nostro itinerario di Siviglia. Il sole è molto caldo e si inizia a sudare. Teniamo duro perché pedalare per le vie di Siviglia è di una bellezza incredibile. Si incontrano persone curiose, si scoprono angolo caratteristici e sembra di toccare più con mano la vita quotidiana di qui.

Giunti in Plaza de la Encarnacion, recentemente rivoluzionata dall’avveniristico Metropol Parasol, una tettoia immensa ed ultramoderna interamente realizzata in legno, cerchiamo un posticino in cui pranzare. E’ domenica, in città c’è molta gente e i ristoranti sono pieni. Ci fermiamo in un moderno locale dove mangiamo pesce.

Siamo incuriositi dalle coppie di una certa età o dai gruppetti di signore che si fermano a pranzare fuori casa in un ambiente così moderno. Il connubio tra il nuovo e l’antico che ci ha colpiti nella piazza, lo troviamo curiosamente anche qui.

Per il caffè torniamo di qualche centinaia di metri sui nostri passi e ci fermiamo alla storica pasticceria Confiteria la Campana dove non resistiamo davanti ai dolci esposti dietro al bancone che hanno forme, colori e sapori così differenti dai nostri.

Metropol Parasol di Siviglia: diario di viaggio

Metropol Parasol di Siviglia: diario di viaggio


Casa de Pilatos: uno dei palazzi da visitare a Siviglia

Saltiamo nuovamente sui nostri sellini, non senza qualche difficoltà e dolorino, e ci dirigiamo verso un’altra delle cose da vedere a Siviglia: la Casa de Pilatos (cliccando sul link troverete un mio articolo di dettaglio). Siviglia è disseminata di splendidi palazzi che traboccano di fascino dai loro giardini tranquilli e ombreggiati, dalle loro armoniose facciate e dai curiosi richiami allo stile mudéjar che in essi si trovano.

L’architettura sivigliana del XV-XVI secolo qui tocca l’apice del suo splendore ed esplode in tutta la sua elaborata bellezza agli occhi eccitati del visitatore.

Di ritorno da un viaggio in Terra Santa, il marchese si convinse che la distanza che intercorreva tra la casa di Ponzio Pilato e il monte Golgota era la stessa di quella che separava il suo palazzo da un santuario ubicato fuori dalle mura della città di Siviglia. Si diffuse nell’immaginario popolare la credenza che la casa fosse una copia di quella del pretore romano.

La visita inizia dal cortile rinascimentale arricchito da moltissime decorazioni mudéjar. Una bella fontana centrale, dalla quale zampilla tranquilla dell’acqua limpida, e quattro statue romane, poste agli angoli, abbelliscono il patio.
Attorno al cortile si affacciano numerose stanze decorate con azulejos colorati ed elaborate decorazioni in gesso.

La visita si sviluppa poi nei tranquilli giardini o al primo piano nobile a cui si accede solamente con visita guidata (è necessario un ticket integrativo).

Casa de Pilatos a Sivligia: orari e costo biglietti

La Casa de Pilatos: cosa vedere a Siviglia

La Macarena: la vera Siviglia

Terminata la visita, l’itinerario di visita di Siviglia in 2 o 3 giorni procede verso il quartiere della Macarena lungo Calle San Luis. La zona è tranquilla e piuttosto pittoresca anche se, a mio modesto parere, non è così imperdibile. Troviamo la Basilica de la Macarena completamente affollata di persone vestite con gli abiti della festa.

La veneratissima statua della Madonna è issata su di un carro riccamente adornato ed interamente circondata di candelabri. Anche qui siamo finiti nel bel mezzo di qualche ricorrenza religiosa. Mi avvicino giusto per osservare qualche minuto la scena e per assaporare l’aria intrisa di venerazione e poi risaliamo a bordo delle nostre biciclette.

Lungo il nostro peregrinare per la città sfrecciamo accanto alle antiche mura (Murallas) e alla Torre de los Perdigones.

Street art nel quartiere della Macarena di Siviglia

Street art nel quartiere della Macarena di Siviglia

Cartuja: la zona dell’Expo del 1992

Attraversato poi il Guadalquivir, raggiungiamo il quartiere della Cartuja dove vennero allestiti i padiglioni dell’Expo 1992… che desolazione e che degrado! Immensi capannoni, parchi, parcheggi e palazzi realizzati secondo i perfetti gusti dell’architettura anni ’90 giacciono in un totale stato di abbandono. Che tristezza! Possibile che edifici così belli ed ancora utilizzabili siano stati lasciati a loro stessi? Subito il pensiero corre verso la nostra Expo 2015 di Milano. Speriamo non faccia la stessa misera fine…

Cartuja, il quartiere dell'Expo 92 di Siviglia

Cartuja, il quartiere dell’Expo 92 di Siviglia


Triana: il quartiere al di là del fiume

Da qui proseguiamo verso il quartiere di Triana, per secoli legato al fiume ed al porto. Conserva ancora oggi qualche bello scorcio caratteristico ma siamo troppo stanchi dalla pedalata sotto il sole cocente per poterli apprezzare appieno. Ci rinfreschiamo le idee con un gelato (ad un prezzo esorbitante!) e ci rimettiamo in sella (ahi che dolore!) per rientrare in hotel.

La sera ci dirigiamo verso il centro in taxi (è vero che non è molto distante dall’hotel ma siamo pieni di dolori) e ceniamo all’Oca Giuliva. E’ un ristorante italiano consigliatoci da amici.

Dopo una passeggiata per il quartiere ebraico, bellissimo anche la sera quando non è invaso dai turisti, attraversiamo il bel parco che corre lungo il Paseo de Catalina de Ribera. E ci dirigiamo in hotel.

Il Guadalquivir di Siviglia

Il Guadalquivir di Siviglia

TERZO GIORNO: itinerario a Siviglia

Il nostro itinerario di visita di Siviglia termina la mattina presto del terzo giorno. Ma ci sono molte altre attrazioni che ti terranno occupato anche più di due giorni.
Per esempio, se stai cercando idee su cosa vedere a Siviglia con i bambini, c’è anche un bell’acquario e un parco divertimenti in città.


DOVE DORMIRE A SIVIGLIA: Hotel Cetina Sevilla

Stai cercando un hotel in cui dormire a Siviglia? Io ti consiglio l’Hotel Cetina Sevilla.
E’ una bellissima struttura che ha recentemente recuperato alcuni edifici del centro storico per farne un bell’hotel confortevole e di design. Ma non mancano elementi architettonici tipici di Siviglia come il bellissimo patio in cui si fa colazione.

La posizione, inoltre, è davvero comoda in quanto si trova tra la Cattedrale e il Metropol Parasol, in una zona piena di negozi e di cose da visitare.

»» Verifica qui prezzi e disponibilità dell’Hotel Cetina Sevilla

Dove dormire a Siviglia con bambini

Hotel Cetina Sevilla nel centro storico di Siviglia

ALTRE COSE DA VEDERE IN SPAGNA OLTRE A SIVIGLIA

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